Abbiamo incontrato a Roma Stefano De Polis, direttore dell’Unità di crisi che segue le “quattro banche”, portando tutta l’indignazione per il salvataggio di Caricesena e il mancato salvataggio di Carife. Chiesta una soluzione rapida per azionisti e obbligazionisti Carife azzerati
Gli azzerati ferraresi vanno a Roma a incontrare Banca d’Italia nei giorni critici della vendita di Nuova Carife. Marco Cappellari, presidente di Amici di Carife, e Mirko Tarroni, coordinatore dei Risparmiatori azzerati di Carife, hanno incontrato il 21 luglio 2016 a Roma Stefano De Polis, direttore dell’Unità di risoluzione e gestione delle crisi di Banca d’Italia, di fatto la struttura che supervisiona la delicata questione “quattro banche”.
L’incontro è avvenuto in giorni particolarmente importanti per la Nuova Carife e le quattro banche in quanto, proprio il 21 luglio alle 18 scadeva il termine per la presentazione delle offerte vincolanti dei potenziali acquirenti di Nuova Carife.
I rappresentanti dei risparmiatori ferraresi hanno fatto presente che, a 8 mesi dal fatidico 22 novembre che ha azzerato i risparmi di 32.000 famiglie, una soluzione per tutti ancora non si intravede. Hanno fatto presente tutta l’indignazione dell’intera comunità per soluzioni che sono state trovate per altre banche in crisi (Banca Tercas nel 2015 e Caricesena a luglio di quest’anno) ma non per Carife. E’ stato sottolineato che noi di Carife rischiamo di diventare “gli esodati del risparmio”.
Abbiamo rimarcato le gravi responsabilità di Banca d’Italia, presente in Carife per 7 anni (vigilanza + vigilanza rafforzata + commissariamento) e che ora, conclusa la fase di vendita, rischia di abbandonare i risparmiatori ferraresi in una voragine che ha inghiottito i loro risparmi.
Cappellari e Tarroni hanno chiesto che si trovi immediatamente una soluzione per tutti gli obbligazionisti e gli azionisti o attraverso il Fondo interbancario di Tutela dei Depositi (appena intervenuto per Caricesena) o attraverso i fondi di private equity.
Stefano De Polis ha ricordato che proprio il 21 luglio scadeva il termine per la presentazione delle offerte vincolanti da parte dei potenziali acquirenti delle quattro banche.
De Polis ha sottolineato di avere lungamente discusso con i potenziali acquirenti circa le azioni che dovranno mettere in campo per ricostruire le relazioni e la fiducia con la clientela di Carife, e che ha trovato in essi grande attenzione e consapevolezza per la ricerca di soluzioni concrete. Ha tuttavia aggiunto che non può garantire il risultato in quanto sarà l’acquirente di Nuova Carife a decidere.
Abbiamo detto che saremo molto attenti allo sviluppo degli eventi al fine di raggiungere soluzioni concrete e accettabili per tutti gli azzerati.